Forza di Coriolis |

Simona, concentrati… e vestiti bene che andiamo al polo nord. Gia’ che ci sei raccogli anche un po’ di sassi belli grossi che poi ti spiego a cosa servono.

Ok, ora che siamo al polo nord immagina che all’equatore ci sia fermo in punto fisso quel cliente che ieri ti ha tanto fatto dannare, lo vedi? minchia che occhio di lince che sei.

Gia’ che riesci a vederlo prova a prenderlo a sassate, come dici, sbagli mira perche’ i sassi vanno sempre a finire un po’ piu’ a destra rispetto al bersaglio?!?!

Sappi che e’ tutta colpa dell’effeto Coriolis, scoperto nel 1885 da Gaspard-Gustave Coriolis.

Tu e il nefando cliente siete ancorati alla terra mentre i sassi che lanci non lo sono. La terra, nonostante il Papa riabilitando Galileo se ne sia accorto solo nel 1992, e’ una palla… e le palle, si sa, giraro. Nel caso specifico essendo al polo nord la vedi girare in senso antiorario.

Pertanto il sasso e’ andato dritto ma nel frattempo il cliente per effetto della rotazione terrestre si e’ spostato verso sinistra.

Certo se il sasso ci avesse impiegato esattamente 24 ore a giungere a destinazione avresti centrato il bersaglio esattamente in mezzo agli occhi… ma non vorrei complicarti la vita inducendoti in confusione.

Non volendo andare al polo a tirar sassi ma desiderando comunque sperimentare gli effetti della forza di Coriolis si puo’ semplicemente mettere un foglio di carta su un giradischi (e chi ce l’ha piu’ un giradischi al giorno d’oggi?!?!) e mentre gira cercare di tracciare una linea retta.

Sappi, Simona cara, che Coriolis e’ anche responsabile della rotazione degli stronzi all’interno del cesso quando tiri l’acqua e del fatto che nel nostro emisfero la rotaia destra della ferrovia e’ sempre piu’ usurata della rotaia sinistra.

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