Uso delle bandiere in acque straniere |

L’etichetta delle bandiere in mare, come la nomenclatura o conoscere ed utilizzare la giusta terminologia, non e’ come puo’ sembrare ai piu’ un puro snobistico esercizio di stile ma ha una sua logica pratica che affonda le sue radici nei tempi in cui non esistevano porti turistici, vhf o telefoni cellulari.

Di seguito elenco quello che sarebbe giusto il minimo sindacale come prassi da seguire…

Appena si entra in acque territoriali di un altro paese sarebbe buona prassi issare a dritta la bandiera gialla di libera pratica, corrisponde alla lettera “Q” del codice internazionale dei segnali, anticamente denominata “di quarantena” oggi e’ comunemente interpretata come “di dogana” equivale a dichiarare “sto andando a fare i documenti”.

Una volta espletate le formalita’ doganali si sostitusce la bandiera gialla, issandola nella medesima posizione, con quella di cortesia che e’ quella del paese ospitante.

La bandiera italiana va posizionata a poppa e sempre piu’ in basso di quella del paese ospitante.

Nei prossimi giorni approfondiro’ l’argomento elencando come vanno utilizzate altre bandiere.

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