Parasailor2: di Massimo Leone |

Parasailor 2Massimo ha risposto a questa mia richiesta di commenti da parte di persone che hanno provato questo nuovo tipo di vela.

Sono stato uno dei primi a provare il Parasailor, che già conoscevo per amici che bazzicavano in Germania e questa estate l’ho usato per tasferire il mio vecchio Bavaria 350 a Corfù dalla Liguria.

Fino a Messina ho avuto, incredibile!, per quasi metà tragitto venti portanti (traverso-lasco) sui 10-16 nodi, che mi hanno permesso di provare meglio la vela. Equipaggio di due persone: il confronto è col vecchio gennaker, rispetto a quest’ultimo non c’è paragone per quello che riguarda la stabilità sia della rotta che dell’angolo in cui si riesce a portarlo senza continuamente regolarlo.
Ovviamente le condizioni di quest’estate non sono stati tali da portarlo al imite e quindi di verificarlo con forti raffiche ma l’impressione è stata molto positiva, oltretutto la velocità mi è sembrata nettamente migliore (bisogna dire che i m2 erano lievemente a favore del parasailor).

Su un altro Bavaria (36) in cui ho avuto la fortuna di provarlo con venti forza 5 e raffiche a 6 ed equipaggio esperto, siamo riusciti a stabilizzarlo velocemente sempre senza drammatiche straorzate e questo mi ha convinto a prenderlo.

In sostanza è una di quelle evoluzioni nella vela da crociera che secondo me andrebbero prese in seria considerazione.

Buon vento a tutti

Massimo

6 Responses to “Parasailor2: di Massimo Leone”

  1. grazie per il tuo commento e per la chiarezza dell’esposizione. Alcune domande: è complicato da issare e da ammainare? E’ possibile associarlo alla comoda calza? Buon vento!

  2. Credo di poterti rispondere anche io…
    Secondo me associarlo ad una calza e’ quasi indispensabile e questo automaticamente facilita issata e ammainata.

  3. Massimo Leone on Novembre 5th, 2007 at 20:53

    Per questa vela è prevista di serie la calza: l’imbuto è oltretutto + grosso, cioè la “bocca” è + ampia in quanto non chiude solo la vela ma anche l’ala. Per questa ragione l’imbuto è in carbonio, deve essere leggero non solo per esigenze di trasporto ma anche xchè aperta la vela l’imbuto è in testa d’albero…

  4. Massimo Leone on Novembre 5th, 2007 at 21:04

    Non ho risposto alla prima domanda di Fabrizio. Ammainare la vela è identico, come procedimento, a qualunque gennaker con calza. Nell’issarlo bisogna considerare che il parasailor ha una solo lato per cui si può alzare. Il parasailor non è assimmetrico ma è come uno spi. Quest’ultimo può essere alzato indifferentemente se si scambiano le bugne di scotta o di mura. Il parasailor no in quanto l’ala deve stare per forza di cose all’esterno. Quindi bisogna porre attenzione ad alzarlo per il verso giusto. A tal proposito la casa costruttrice pone in atto un sistema di sicurezza formato da cime colorate, bordi di entrata e uscita di diverso colore, per evitare errori. Dopo un po’ di pratica tutto il procedimento è comunque veloce.

  5. Grazie per le risposte ad entrambi. Ciao

  6. Ciao, sono l’importatore di Parasailor e, se posso mi permetto d’aggiungere qualche elemento riguardo le nostre vele.
    Mi piace sottolineare che consideriamo Parasailor il sistema più sicuro per navigare: abbassa infatti verticalmente il rischio di straorza e strapoggia.
    L’uso della vela è garantito con venti fino a 30 nodi… e anche questa è sicurezza.
    I gradi d’uso in VENTO APPARENTE sono da 180° (poppa piena) a 60° (bolina larga).
    Altra cosa importante è che, la stessa vela, la si può usare con o senza tangone. Ovviamente con tangone aumentano le prestazioni, ma senza ne garantiamo l’uso facile e in sicurezza in 2 persone con il pilota automatico.
    Non vi parlerò di prestazioni, stabilità della barca, stabilità di rotta, tessuti esclusivi, ecc. altrimenti questo mio intervento sembra uno spot.

    Limiti? Non pùò essere usata su barche plananti, ovvero barche che in andature portanti si avvicinino troppo alla velocità del vento. Parasailor ha un’ala che ha bisogno di portanza.

    Difetti? Se vogliamo il costo. Costruire un Parasailor vuol dire circa 5 giorni di lavoro. La vela è quindi posizionata abbastanza alta come prezzo, come o un po’ di più di uno spi top di gamma di un grosso produttore.

    Dovreste provarlo per capire di che cosa veramente si tratta: noi facciamo prove in mare (per il momento) grautite in diversi posti in Italia. Le prossime sabato 10 novembre (info@parasailor.it)…
    Buon vento a tutti (e anche a me!).
    Ezio