Crisi Azimut – 420 Esuberi |

Sono addirittura 420 gli esuberi dichiarati dalla Azimut, principale azienda italiana produttrice di imbarcazioni di lusso con stabilimento nella zona industriale di via King.

“Sono già stati tagliati i 320 lavoratori interinali alla scadenza dei contratti, o in alcuni casi anche prima – commenta Lucia Bisetti, dipendente dell’azienda e rappresentante dei Cobas -. Adesso chiedono questo ulteriore sacrificio. Ma non vorremmo che la riduzione avvenisse per poi puntare su manodopera precaria.”

Il procedimento riguarda 180 operai, 130 “indiretti” (magazzinieri e dipendenti con altre mansioni, e 110 impiegati sui circa 1.300 dipendenti in forza all’azienda. Proprio gli impiegati dovrebbero pagare il tributo proporzionalmente più grande, con una riduzione del 55% del personale. Tuttavia, c’è anche qualche minimo segnale di ripresa, visto che, dopo due mesi di totale paralisi dello stabilimento per mancanza di commesse, lunedì dovrebbe riaprire una linea con 200 persone, anche se per ora l’azienda non conferma.”

Ma un’altra linea è stata trasferita in Turchia – osserva Bisetti -. L’impressione è che si sia all’inizio di un pesante processo di riduzione della manodopera.”

La crisi, in ogni caso è pesante. Normalmente a questo punto dell’anno l’Azimut aveva prodotto circa 320 barche, ora invece si superano di poco le 60. “È chiaro che con numeri del genere non possiamo aspettarci nulla di positivo per il futuro”, conclude Bisetti.

Via www.cittadirivoli.it

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