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Correva l’anno 1859, Francia ed Austria erano paesi in guerra tra loro. La fregata Novara tornava in Mediterraneo dopo un viaggio durato tre anni, una spedizione scientifica.

Quando la fregata giunse nei pressi dello stretto di Gibilterra gli ufficiali di bordo vennero informati delle grandi battaglie avvenute presso Solferino e Magenta e della sconfitta delle armi austriache. Per i francesi sarebbe stato facile catturare la Novara e dichiararla preda di guerra.

Ma questo non era desiderio dell’Imperatore Napoleone III.

Egli ordinò che, in onore della scienza, la fregata austriaca non fosse toccata. La fregata potè così continuare indisturbata il suo viaggio verso trieste, portando con sé tonnellate di prezioso materiale di studio.

Perchè la scienza – aveva scritto l’Imperatore francese nell’ordine diramato alla sua flotta – è un bene generale di tutti i popoli.

(e questi che abbiamo adesso si vendono anche l’acqua)

Letto su: Vele di ventura, di Giacomo Scotti. Lint Editoriale.