Parco eolico – via libera a 33 pale nel Golfo di Cagliari |

Parco eolico - via libera a 33 pale nel Golfo di Cagliari

Non ho una precisa opinione in merito, so che di energie alternative e rinnovabili c’è di bisogno però mi sembra di capire che gli indigeni non siano molto contenti della cosa. Mi limito a riportare la notizia con la speranza che, come spesso accade, i commenti mi chiariscano un filino le idee.

Oltre novemila e 500 metri quadrati, trentatré turbine da 3,0 megawatt ciascuna, un diametro del rotore da 90 a 120 metri e una potenza nominale di 99 megawatt. Poi l’altezza dal centro del rotore al livello medio del mare pari a 90 metri. Un parco immenso che come un’isola tropicale, senza averne né il fascino e neppure la suggestione, emerge dall’acqua. Davanti a Maddalena Spiaggia, davanti a Cagliari e fino a Quartu. Sfiorando Sarroch. L’impianto sarà anche rappresentato da turbine eoliche, cavi di interconnessione, cavi sottomarini che trasportano l’energia off-shore alle strutture di terra.

L’articolo completo su unionesarda.ilsole24ore.com

No Responses to “Parco eolico – via libera a 33 pale nel Golfo di Cagliari”

  1. sicuramente non passerà inosservato, ma non si capisce per quale ragione nel resto d’Europa l’eolico off-shore sia la prassi e da noi sia considerato alla stregua di un’incarnazione di satana!

    le alternative comunque ci sono: una bella centrale nucleare, o mezza dozzina di centrali a carbone “pulito”. Sicuramente meno visibili ma leggerissimamente più cancerogene.. in fondo si tratta di fare delle scelte.

  2. Ciao Mistro, come ti ho scritto altrove: io credo che non abbia idea di quanto mostruoso sarebbe, oltreché visibilissimo. Hanno devastato irreparabilmente la laguna di santa gilla con un polo industriale fallito, c’è la Saras a un tiro di schioppo, e una delle poche cose belle sopravvissute (il golfo degli angeli nella sua interezza, e una spiaggia cittadina -già devastata per metà da un ripascimento criminale- che comunque conserva il suo fascino ed anche una qualche redditività -chiringuitos, stabilimenti etc) e ora ci vorrebbero piazzare (al solo scopo di rubare contributi pubblici, s’intende) questo obbrobrio qui?

  3. prima di esprimermi vorrei capire di cosa si parla, di dove, esattamente, che i numeri dati mi sembrano davvero fumosi*; e del resto se si vuole smetterla di bruciare uranio e carbone, metano e simili fossili per produrre energia non si può dire no e sempre a tutto, eolico, solare, etc etc

    * 9500 m2 per esempio sono una cifra ridicola, una striscia di 10m x 950, dove non fai certo stare tutte le torri in esame
    ** a copenhaghen ho visto le torri eoliche fuori da Christianhaven, uno dei posti più affascinanti di una bellissma città, e non mi hanno suscitato grandi sensazioni di orrore

  4. non vogliamo il carbono, niente petrolio, no al nucleare, no idroelettrico. voliamo tutti (forse) le energie rinnovabili: eolico, solare, maree.
    solare: obrobrio e offshore non è così facile, parchi eolici su terraferma son oqualcosa di improponibile, devastano veramente tutto (visti). adesso diciamo di no anche ad un parco eolico offshore, all’orizzonte, che potrebbe essere sì visibile da terra, ma direi decisamente mitigato dalla distanza.
    tecnicamente si chiama sindrome NIMBY
    bha…

  5. Non capisco questi artifici retorici da dibattito televisivo però: dire no all’eolico offshore nel golfo degli angeli non significa dire no tout court, semplicemente credo esistano posti migliori dove impiantare le torri: le stesse torri nella zona di macchiareddu, che peraltro è compromessa sotto altri punti di vista ma che in linea d’aria da dove le vorrebbero piazzare è a 10 km, non darebbero fastidio alcuno, e anzi farebbero buonissima compagnia alle altre preesistenti. Solo che magari lì non c’è da rubare altro, forse, e quindi l’offshore sul mare della città è più appetibile. Un giretto su google earth potrebbe dare altre indicazioni sul perché l’eolico offshore fronte sella del diavolo è abominevole ;)

  6. riferendomi all’articolo linkato, vedo commenti della serie ‘assolutamente no’. senza nemmeno vedere in dettaglio il progetto.ma lo stampo con cui è stato scritto mi invita a fermarmi quì.
    purtroppo io non ho ancora trovato una mappa su cui valutare esattamente dove verranno posizionale le turbine.
    i cavi sottomarini non si vedranno di sicuro, magari il fondale marino potrebbe risentirne in parte, ma penso poco. forse è proprio per questo che è stato scartato il sito da te indicato (forse, non so). ma visto l’investimento sono sicuro che ci abbiamo pensato bene.
    non credo cmq che riescano a rubare qualcosa in più in base alla sua posizione: se rubano è solo per il fatto di iniziare un lavoro che probailmente non finirà mai.

  7. {°)), ho guardato meglio su googlemaps: macchiareddu intendi la piana a lato dellaeroporto?dove c’è anche la zona industriale?
    personalmente, anche se piazzato in un posto già compromesso, sono convinto che risulti comunque molto più ‘fastidioso’ se messo in mezzo alla piana, visibile più meno da tutte le direzioni, anche da dove potresti non vedere la parte industriale. inoltre sarebbe più facile sentirne il rumore.
    inoltre penso che debbano essere tenuti in conto anche vincoli di vicinanza con altre installazioni (purtroppo in Italia sono vincoli difficilmente rispettabili).
    forse sarebbe meglio allontanarle dalla costa, invece che posizionarle, da quanto ho capito, all’interno del golfo.

  8. nessun artificio retorico, ho solo la pessima abitudine di esprimermi su cose che conosco senza sparare accuse a vanvera, mi spiace son fatto così

  9. Vi prego, venite a costruirli nel mio giardino…
    Se posso scegliere come far “rubare contributi pubblici” preferisco senz’altro il brutteolico al bellissimo carbonuke.
    bv

  10. ma solo a me le pale eoliche piacciono un casino? voglio dire, sono stato in Sicilia e alle Baleari dove ci sono campi eolici visibili e frequenti, mi fermavo a fare le fotografie.
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    giuro che questa cosa del “rovinano il paesaggio” non l’ho mai capita, certo se mi pianti un palo eolico in piazza del duomo a Firenze forse non è il massimo ma su una bella collina verde o all’orizzonte sul mare secondo me ci sta…
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    in fondo non sono più brutte dei tralicci dell’alta tensione di cui è costellata tutta Italia, solo che su quelli ci abbiamo ormai fatto l’occhio e nessuno si lamenta.
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    spesso poi alcune proteste sono davvero strumentali, il singaco di Gela che si lamenta delle pale eoliche quando ha un petrolchimico da diverse migliaia di metri cubi di ingombro e una città con tasso di abusivismo edilizio che supera il 70% mi fa davvero incatsare.
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    l’importante è che siano sempre “coltivati” in posto dove producono, senza speculazioni sulla terra della gente, senza truffe alla comunità europea e dove servono. Su questo deve vigilare lo stato però, non esserne parte.

  11. campi eolici di una certa dimensione tipicamente richiedono di distruggere la vegetazione esistenze, magari qualche sbancamento. inoltre per sfruttare al meglio le brezze li piazzano sulla cime delle colline, lungo le creste, in questo modo non solo alti 90-120m, ma sono visibilil come se fossero alti 120+300/400metri di collina. Magari li piazzi pure sulle colline toscane, che a livello di turismo non hanno null’altro che il paesaggio collinare…non mi paiono il massimo.
    fermo restando che abbiamo bisogno di sfruttare queste forme di energia, da qualche parte dobbiamo metterle, se devo scegliere, preferisco metterle in mare: per lo meno faccio metà danni.
    fortunatamente i tralicci dell’alta tensione spariscono abbastanza in fretta con la distanza (anche se a suo tempo ci fu un referendum a proposito dell’interramento).

  12. Sì, è vero che parlare senza sapere precisamente come stanno le cose è parlare a vanvera.
    Detto questo, e per rispondere ad alcuni appunti, per area di Macchiareddu intendo la zona (già priva di vegetazione di suo, costellata di macerie di precedenti installazioni industriali, oltreché lontana dalla zona dell’aeroporto) dove sono alloggiate al momento 12 torri, visibilissime ma inserite in un contesto tale che la loro presenza quasi lo riqualifica. Secondo, una delle specificità del paesaggio sardo è l’assenza di insediamenti per chilometri, entro alcune aree. Metterci tralicci, ripetitori o pale eoliche (qualcuno si ricorda la battaglia di Soru per NON avere l’eolico sul Libara ma nelle aree industriali?) non mi sembra una scelta oculata.
    Ho giga interi di foto di impianti eolici, mi piacciono, avendo vissuto per lunghi anni entro il raggio d’azione di una centrale mortifera capisco implicazioni e controimplicazioni, ma adesso vorrei sapere se qualcuno di voi ha mai visto il golfo degli angeli e se si rende conto di cosa vorrebbe dire piazzarci questa roba. Ah, dimenticavo: l’area di macchiareddu suggerita non sarebbe a portata d’orecchio.
    Per cui, ritorno a dire, il fatto che secondo me sia sbagliato piazzarle eventualmente nel GdA non significa che automaticamente sia meglio il carbonuke o non fare niente: significa che bisognerebbe essere un minimo oculati sul dove piazzarle, e dato che ci sono un sacco di altre aree idonee (che peraltro sono solo ad un pugno di km di distanza) perché non pensare di reimpiegarle a questo scopo?
    …e mi arrabbierei uguale anche se proponessero di piazzarle sulle colline toscane. Pure se dal mio cortile le colline toscane non si vedono.

  13. Per Crispilo: straquotissimo! Solo in Italia si riesce a dire di NO a prescindere anche per le fonti eoliche; sono stato in Danimarca 4 volte, dove sono VERAMENTE AMBIENTALISTI (non solo politicamente o per opportunità campanilistica) e devo dire che di torri eoliche se ne contano a migliaia, e credetemi che di fronte a certi scempi italiani io ci metterei la firma ad avere impianti del genere anche nel mio giardino.
    In Danimarca ne ricavano 1/4 della corrente necessaria, a loro, gratuitamente e senza lasciare traccia ai posteri, meditate gente, meditate.

    Ho letto “rumore prodotto” ma dove??? Ma li vete mai sentiti?????
    Ne avete mai visto uno da una distanza inferiore alla foto di una rivista o di un giornale???????

    Solo su una cosa posso vedremi d’accordo con {°)), ma per un preciso motivo, sul luogo dell’istallazione del parco eolico nel G.d.A.: il motivo lo andrei a ricercare nel perchè li e non da un’altra parte? Non è che forse lì qualcuno riesce a “cuccare” all’Europa un “contrributo” economico più cospicuo???…conoscendo i nostri politici mi viene da pensare solo questo come motivazione, purtroppo….

    Certo che come cittadini italiani sappiamo farci del male molto bene….

    JO