Steinlager 2 in vendita |

steinlager 2 - the big red

Qualcuno fa socia con me che ci compriamo Steinlager 2?

The Big Red viene via con soli 550.000 Euro, nianca cara. www.farrdesign.com

Via | snipeout.blogspot.com

9 Responses to “Steinlager 2 in vendita”

  1. L’annuncio di vendita è sul sito di farr da mesi ormai.
    Se ti chiedi perché, rovistando nella mia modesta biblioteca di velista da tavolo ho recuperato un pezzo di Giorgio Falk, scritto poco dopo aver comprato dal primo armatore Peter Blake la barca.
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    Peter Blake ha vinto la Whithbread, il giro del mondo in equipaggio, nel 1990. Dire che ha vinto e’ riduttivo. Ha stravinto: sei tappe su sei, senza lasciare agli avversari neanche le briciole. Ho comprato la sua barca alla fine della Whitbread, si chiamava Steinlager. In Italia l’ ho ribattezzata Safilo e posso dire che era uno straordinario panfilo, un ketch dalle potenzialita’ incredibili, allora imbattibile. Ma c’ e’ di piu’ . Oltre alla barca ho comperato anche il “book”, il famoso e segretissimo “book” di Steinlager, che tutti i concorrenti durante il Giro avrebbero agognato leggere. Il “book” era un libro in cui, per ogni condizione di vento, forza e direzione, era previsto un certo guardaroba di vele ottimizzato durante otto mesi di prove e allenamenti. Un vero e proprio tesoro di conoscenze. Basta pensare che, con due alberi, vi erano piu’ di quaranta combinazioni diverse di vele. Faccio un esempio per chiarire. Si leggeva sul “book”: “Bolina , vento a 30 nodi (il libro arrivava sino a 45 nodi, dopo e’ sopravvivenza)”. Fin qui le condizioni. Ed ecco le istruzioni: “Fiocco 3; randa con due mani di terzaroli; mezzana con una mano; angolo di bolina ideale: 26 gradi, TS 9,8 nodi».
    Ma, nel ‘ 90, eravamo già nell’ era cibernetica e oltre al «book» c’ era anche un maledetto dischetto che si infilava nel computer di bordo, il quale raccoglieva i dati istantanei degli strumenti (forza e direzione del vento), li elaborava, li comparava ai parametri e, ogni tre secondi emetteva la sua sentenza, il TSP («target speed purcentage») la percentuale della prestazione raggiunta rispetto a quella ideale. Praticamente ti dava dell’ incapace ogni tre secondi. Per quattro anni ho navigato tra il 96 e il 98 % di efficienza. (…)
    Ma anche da un freddo dischetto e da un «book», si può capire il carattere di un uomo. Leggiamo la pagina seguente: «Bolina, vento a 33 nodi: fiocco 4 a prua, randa a una mano, mezzana a due mani». Ma quante manovre per un modesto incremento di vento di 3 nodi! Avete in mente cosa vuole dire cambiare un fiocco a prua con trenta nodi, magari di notte, e in più riassettare tutte e due le rande, scomodando pure il turno che riposa sottocoperta? Dunque un Blake pignolo e spietato, capace di massacrare l’ equipaggio. Ma in fondo è ciò che i neozelandesi amano. Ipotizziamo la stessa situazione su Safilo tre anni dopo. In piena notte il capo turno scende e mi sveglia (c’ è ordine di svegliarmi ad ogni cambiamento): «Ingegnere, il vento è salito da 30 a 33 nodi, il “book” dice… bisognerebbe…». Risposta: «Ammaina tutta la mezzana e tira avanti, tanto tra due ore sarà l’ alba e il vento diminuirà». Il materiale umano va rispettato e risparmiato.
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    Quindi: la barca costa poco, ma portarla in giro è faticoso; l’equipaggio deve essere abbastanza numeroso e capace; ma, soprattutto: controlla che le vele a bordo siano in buone condizioni, sennò a rifarle…
    Ciao!
    Piero
    PS
    ovviamente se metti insieme abbastanza soci io ci sto, eh?

  2. Esosi, certe barche non valgono oramai piu’ di quello che pesano (dal ferovecio). :-))

  3. Piero, che libro è?

  4. Ogni cosa che fai su questa barca e’ faticoso! Devi portare il genova in coperta? Ci vogliono almeno tre o quattro persone che si fanno il culo… devi issarlo.. idem.. insomma sono contento di aver avuto l’opportunita’ di navigarci, ma il gioco non vale la candela!

  5. Il primo numero è sicuramente sbagliato :-)
    BV

  6. Sergio non è un libro, è un’intervista rilasciata in occasione di Luna Rossa – New Zealand del 2000
    Lo trovi qui http://archiviostorico.corriere.it/2000/febbraio/16/Luna_Rossa_quel_demonio_Peter_co_0_0002167946.shtml

  7. pietro,

    grazie, non l’avevo mai letta e mi son tornati i brividi sulla schiena… quando racconta del “falker” è stupendo! :-D

  8. caro sasuke.. si.. starci sopra e’ faticoso ma,come un purosangue, va domata e amata.. nulla di bello nella vita e’ gratis.. ma poi non la scordi piu’..! un consiglio per chi vuole acquistarla.. non e’ un giocattolo..ci si rischia il collo.. ale.. se non sai di cosa parli faresti bene a star zitto.

  9. ciao a tutti io ho avuto il piacere di navigarci per 6 mesi e 10000miglia
    la barca è stupenda ma ormai va trattata come una storica altrimenti viene giu’ tutto, in particolare ci sono problemi con le parti di titanio su albero e pulpito.
    ———le vele durano veramente poco ed è facilissimo rompere la randa di circa 200mq
    si porta anche in tre persone ma sicuramente in 9 per i trasferimenti è meglio