Nazionale Snipe a Trieste |

Snipe

Questa la rilancio paro paro e senza tagli perchè a saperla leggere c’è della scuola (parlo di tattica di regata), secondo me. (il pesce rosso nella foto mi ha fatto cappottare)

Trieste, 15 – 16 maggio 2010. Il resoconto della regata e la classifica.

Sabato mattina le previsioni di bora non vengono smentite: cielo coperto, qualche goccia di pioggia e raffiche sempre più impetuose. Nel corso della mattinata il vento rinforza abbondantemente sopra i trenta nodi ed anche le sartie delle barche ormeggiate in Sacchetta fischiano. Il clima novembrino non scoraggia tuttavia i trentacinque equipaggi presenti. E così nel corso del pomeriggio la bora sembra calare ed il Comitato di Regata decide di fare uscire gli Snipe.

“Bora calante” significa – come è facilmente intuibile – bora in diminuzione. Ciò che non è immediatamente intuibile – a meno che non si abbia sperimentato direttamente queste condizioni – è cosa significhi regatare con bora calante. La bora è di per sè un vento molto rafficato; quando è in diminuzione le raffiche, quanto più ci si avvicina alla costa sopravento, sono sempre più sparse ed imprevedibili. Inoltre, in condizioni di bassa pressione (e strato limite molto alto) la differenza di intensità tra raffiche e mollane è ancora più accentuata.

Per farsi un’idea: poco prima della partenza, il vento medio era di circa 15 nodi, durante le mollane il vento soffiava a 10 nodi, mentre un’inaspettata e isolata raffica ha raggiunto (ci è stato riferito) 28 nodi.

Viene issata la “O” del triangolo olimpico. Prendono subito un buon vantaggio Enrico Solerio & Sergio Simonetti (l’imprenditore del gelato sudafricano, rientrato appositamente dal continente nero per la regata). Dopo due velocissimi laschi (nel primo dei quali Fantoni inverte, per qualche interminabile secondo, l’albero), nella successivamente bolina il vento cala drasticamente e diventa molto difficile rimanere nelle zone con maggiore pressione. In poppa si notano ormai due gruppi distanziati e separati tra loro da circa 300 metri. La regata tuttavia non è finita: Solerio & Simonetti vincono la prova, ma Lambertenghi & Camin riescono di pochissimo a mettere la loro prua davanti a quella dei fratelli croatu Grego. Autore di due incredibili rimonet sono Giorgio Stefani e Roberto Apostoli.

Domenica il cielo coperto lascia molti velisti perplessi sulla possibilità che un vento decente riesca a formarsi. Dopo una lunga e sonnolenta attesa, finalmente, preceduto da una bella onda, entra un libeccio che toccherà anche i 15 nodi. Le condizioni sono molto divertenti. Le continue oscillazioni impongono di “rimanere in fase” con il vento, l’onda costringe a mantenere alta la concentrazione nel portare al meglio la barca, una nave ancorata un po’ a sinistra della rhumb line costituisce un fattore in più da non sottovalutare.

Ancora triangolo olimpico ed altro assolo di Solerio & Simonetti. Dietro a loro Pietro Fantoni & Marinella Gorgatto, autori di un bel recupero dopo una pessima partenza. Terzi i super regolari Paolo Lambertenghi & Mario Camin.

Seconda prova con vento in diminuzione. L’onda rimane e quindi l’importanza di una buona conduzione è ancora maggiore. Decisamente favorita è l’estremità di sinistra della linea di partenza e, come spesso accade in queste situazioni, le barche si ammassano sempre di più rallentandosi a vicenda. L’onda contribuisce a far perdere il controllo e il risultato inevitabile è un ammasso di barche schiacciate l’una sull’altra e velisti urlanti. Alessandro Rodati ne ha la peggio: cercando di incrociare mure a sinistra e, impossibilitato a virare a causa di una barca sopravento a lui, viene centrato da due (2) snipe … falla e ritiro …

Chi parte a metà linea esce illeso. Vincono la prova Pietro Fantoni & Marinella Gorgatto, ma i vincitori morali sono Enrico Michel & Laura Lantier: nella prova precedente Stefano Longhi ha piantato in acqua e rotto il tangone. Enrico, non interessato alla classifica, presta a Stefano il tangone della propria barca per la prova successiva. Senza tangone Michel ha resistito agli attacchi degli inseguitori per due laschi e una poppa e alla fine è arrivato secondo al traguardo. Complimenti! Terzi i “soliti” gardesani Lambertenghi & Camin. Più sotto la classifica.

Un plauso e un ringraziamento doveroso alla Società Triestina della Vela, come al solito impeccabile (logistica a terra, organizzazione in acqua, gadget, buffet e premiazione) e ai suoi soci ed in particolare a Fabio Zlatich, Marco Penso, Stefano Longhi e Giorgio Brezich che naturalmente conoscono molto bene lo Snipe, la Classe Snipe, gli Snipisti e le loro esigenze.

La classifica (primi dieci ed in allegato la classifica completa):

1. Enrico Solerio & Sergio Simonetti 8 (1-1-6)
2. Paolo Lambertenghi & Mario Camin 8 (2-3-3)
3. Pietro Fantoni & Marinella Gorgatto 13 (10-2-1)
4. Bojan Grego & Vlado Grego 18 (3-10-5)
5. Stefano Longhi & Marina Senni 22 (4-6-12)
6. Roberto Apostoli & Marta Seculin 26 (7-12-7)
7. Fabio Rochelli & Daniela Semec 27 (15-8-4)
8. Alberto Schiaffino & Andrea Schiaffino 32 (19-4-9)
9. Giorgio Brezich & Lucio Penso 33 (5-13-15)
10. Giovanni Bonzio & Lucia Benaglio 36 (8-9-19)

Trentacinque barche presenti.

Classifica completa su www.snipe.it

No Responses to “Nazionale Snipe a Trieste”

  1. di questa regata porto ancora i segni sul corpo