Meriti sportivi o conto in banca di Mamma e Papà? |

Scopro grazie a Beppe delle interessanti considerazioni fatte da non so chi (perchè non si firma) su www.sailingsardinia.it.

Riassumendo…

Tra pochi giorni si terrà in Argentina il mondiale di 420, al quale dovrebbero partecipare sette equipaggi italiani selezionati dalla ranking list delle regate 2010. Per i selezionati nessun rimborso da parte della FIV. Ci dovranno andare a spese loro o solo grazie all’aiuto dei propri circoli.

La domanda sorge spontanea: A che serve selezionarli se poi può andare solo chi ha i soldi per farlo?!?!

Cambiamo classe: Techno 293. La trasferta è il mondiale 2011 a S.Francisco. Qui almeno la classe è più concreta, meno ipocrita: nessun tipo di selezione. Quindi chi vuole andare può andare liberamente. Purtroppo anche in questo caso da parte della FIV, al momento, non è previsto nessun tipo di contributo.

Ricordo che queste sono le classi di passaggio, propedeutiche, alle classi olimpiche e quelle sono le età dove i ragazzi devono decidere se impegnarsi seriamente e continuare con la vela agonistica ad alto livello o darsi in tutto e per tutto alla ricerca di “pilu” (per i maschi), di altro (per le ragazze).

Io penso che non ci sia granchè da stupirsi se arrivati fin lì poi mollano il colpo

Il post completo su www.sailingsardinia.it.

8 Responses to “Meriti sportivi o conto in banca di Mamma e Papà?”

  1. Ecco perchè viene spontaneo a chiedersi a cosa serve effettivemanete la FIV e cosa ne fa dei milioni di euri che ha fra le mani, ma anche moltre altre “associazioni sportive ufficilai” di altri sport, che non sia il “Santo Calcio”, come la CSAI, ecc. ecc. ecc.
    B.V. Giovanni

  2. Forse perchè le due barche da te menzionate non sono classi Olimpiche per le quali non vi sono contributi…

  3. Jo, ma alla 470 ci si arriva probabilmente passando dal 420, e se non si fanno crescere i ragazzi come ci arrivano alle classi superiori?

  4. Direi che per la FIV parlano i suoi risultati: contiamo le medaglie olimpiche italiane negli ultimi anni.
    L’ultima volta che ho visto di persona Carlo Croce è stato al mondiale X 35/ europeo X 41, sono classi olimpiche?
    BV
    Piero

  5. Sasuke: non è in discussione il percorso della “gavetta”, ma il sostegno economico elargito alla base degli sport giovanili che è molto scarso se non inesistente; confrontandolo poi con gli impegni che si chiedono alle famiglie nell’affrontare gare e campionati oltre Europa, è lampante che riesce ad avvanzare di carriera solo chi ha il portafogli a fisarmonica e non chi sa tenere piu dritta la barca….se queto lo si chiama “sport” o “classe propedeutica” allora si parlano due lingue diverse o si danno dei valori molto lontani dallo sport.
    …E poi continueremo a lamentarsi che non ci sono velisti Italiani (o molto rari) nei libelli alti della vela.
    Poi sappiamo anche che per “conoscere bisogna FAR conoscere”, e questo speterebbe ai mass-media, ma allora non si finisce più…
    B.V.
    Giovanni

  6. Far vela costa e ne sanno qualcosa gli atleti e i genitori che nella maggior parte dei casi sborsa…
    Se non sei Guardia di Finanza o altro ente militare è abbastanza difficile sostenere le spese per una carriera olimpica, lo vediamo anche negli altri Sport dove non esiste il professionismo…tranne Calcio e simili…

  7. @ Enrico: che cosa significa “non esiste il professionismo”?
    Che mestiere fanno Vascotto, DeAngelis, Barovier, Griggio, Favini, Bressani, Bruni, Celon, ecc?

  8. Sono mie le considerazioni su Sailing Sardinia. Grazie per aver linkato il post
    Ciao
    Pinzello