E’ Gullisara il campione del mondo Melges 24 2012 |

Torbole, 4 agosto 2012 – Gullisara dell’armatore Giuseppe Comerio, già campione europeo 2011, con il gardesano Carlo Fracassoli al timone, Chicco Fonda alla tattica, Tano Felci alle scotte, Giovanni Ferrari alle drizze e Carlo Zermini a prua è il campione del mondo Melges 24 2012.

Dopo nove prove, la classifica vedeva Saetta di Gianni Catalogna con Alberto Bolzan e Nathan Wilmot in vantaggio di dieci punti su Gullisara, due scafi protagonisti di un serrato testa a testa.

La prima prova dell’ultima giornata è di nuovo match race, con Saetta che vince al fotofinish su Gullisara e porta il vantaggio a undici punti: niente di definitivo, ma la sensazione è che il titolo iridato abbia subìto il più classico dei “colpi di fulmine”.

Invece, si scoprirà, non è così. Il Peler sparisce e l’Ora viene attesa a terra.

Alle 12.45 di nuovo in acqua. La brezza pare essere sufficiente, il Comitato ci crede ma si riparte con l’ennesimo richiamo generale. Nemmeno il tempo di riprovarci che il vento cala miseramente, fino a costringere Hank Stuart a issare l’Intelligenza.

Finalmente entra l’Ora, quella vera e sullo start Gullisara parte alla grande mentre Saetta, che cerca di coprire, si incastra. Per liberarsi vira subito, ma gli viene inflitta una penalità. Gullisara, intanto, vola verso la vittoria dell’undicesima manche e del Mondiale. Saetta prova tutto, sino a esaurire il repertorio del possibile e non solo, ma non c’è nulla da fare. Chiude ventunesimo: il risultato peggiore della serie. Per Alberto Bolzan, Nathan Wilmot, Michele Giovannini, Stefano Ciampalini e Simone Spangaro comunque, sotto di sette punti, la consolazione di un argento meritatissimo.

Sul podio anche Audi Ultra supported by Eberhard&Co di Riccardo Simoneschi e Gabriele Benussi, assieme a Vittorio Rosso, Federico Buscaglia e Lucia Giorgetti ottimi protagonisti di un Campionato che ha premiato la regolarità e la sostanza derivate da una concentrazione incrollabile, anche nei momenti difficili.

Un podio dunque tutto italiano per un Campionato da record che ha allineato centoventinove barche, in rappresentanza di ventidue paesi e quattro continenti.

Appena giù dal podio Blu Moon, con la coppia Favini-Ivaldi che paga una certa irregolarità di piazzamenti, anche se lo spettacolo, con loro, non manca mai. Matteo Balestrero su Giogi, con alla tattica Nico Celon, chiude sesto: unico rammarico la squalifica rimediata in prima giornata che ha reso meno pungenti due ottimi primi di manche.

Per trovare uno straniero – Blu Moon è sì svizzero, ma dal cuore italiano – bisogna scorrere la classifica fino alla sesta posizione, occupata dallo svizzero Chris Rast con EFG Bank seguito dai giapponesi di Mamma Aiuto!, comandati da Kan Jamada.

Sul versante Corinthian, invece, il campione del mondo è il norvegese Oyvind Jahre su Storm Capital, che lascia in scia SIV Arborea, perfetto nei primi giorni, e i ragazzi di Marrakesch Express, forse la rivelazione di questo mondiale organizzato dal Circolo Vela Torbole, presieduto da Gianfranco Tonelli, e dalla Classe Internazionale.

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