La mia prima volta su un Pershing |

Pershing 50Arrivo a Lignano alle 11, la barca e’ gia in moto, salta su e molla gli ormeggi che alle 11.10 abbia la prenotazione al distributore.

Ore 11.10 puntualissimi siamo alla pompa, glu glu glu 100 200 300 400 600 900 1100 1180 litri

Usciamo in mare, rotta su Umago… WROOOOOOOOOOMMMMMMMMMM… sul GPS controsole non si vede una cippa, “ti faccio io la rotta su Umago”, punto il braccio intorno ai 130 gradi e dico: Umago xe la.

Una maglietta sopra per fare ombra e il GPS conferma.

Quando incrociamo barche a vela inizio a spaccare i coglioni: accosta, passagli distante, passagli a poppa… l’armatore, persona gentile, acconsente. Guardo la scia (lunga centinaia di metri), e’ tutta una curva.

La compagnia e’ piacevole, l’armatore e suo fratello sono cari amici, ma la conversazione e’ assai disagevole perche’ pare di stare viaggiando sopra un motore d’aereo, anzi 2, due motori Man da 600 e rotti cv.

In tre quarti d’ora siamo a Umago una vecchia burocrate frustrata esercita il suo diritto ai 5 minuti di rivalsa sul mondo rifiutandosi di farci l’ingresso perche’ un documento della barca e’ in copia autentica invece di essere in originale.

Proviamo a Cittanova, in 10 minuti siamo lì. Questa volta la burocrate, persona giovane e allegra, non pone problema di sorta, facciamo la vignetta (240 Euro) e andiamo a pranzare, 3 megafritture di calamari inaffiate da 3 birre medie 30 Euro… in tutti e tre.

Finito di mangiare si mollano gli ormeggi e si torna a casa, piu’ o meno tre quarti d’ora di navigazione e siamo di nuovo a Lignano.

Barche a vela ne abbiamo incrociate tante ma con le vele regolate come Dio comanda ne ho viste gran poche.

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