Rimar 36 |

Rimar 36 Grazie agli amici di Layline ho avuto occasione di provare un Rimar 36 abbastanza fresco di cantiere, un 2004. Purtroppo il pochissimo e ballerino vento da terra non ci ha concesso di fare gran test a vela ma e’ stato sufficiente a farci capire che ne basta veramente un alito a farla muovere dignitosamente, rende l’idea di cosa significhi veramente “motore ausiliario”.Ad un ignorante dei processi costruttivi quale io sono la barca e’ apparsa decisamente robusta, ne abbiamo praticamente smontato gli interni e ci siamo infilati nei gavoni per verificarne la costruzione. Sono i pregi di affidarsi ad un cantiere semiartigianale.

Grazie anche all’elica scelta, una una J-prop 3 pale (marinepropeller) la barca tiene ottime velocità anche con pochi giri del motore ed e’ risultata straordinariamente maneggevole nelle manovre in porto sia in marcia avanti che in retro. Il timone risponde anche a bassissime velocità. Motore silenziosissimo, a tal punto che nella messa in moto ho faticato a capire quando si era acceso ed ho sparato un colpo a salve.

Essendo concepita per il noleggio l’armatore ha dovuto necessariamente optare per la configurazione a tre cabine ma non sembra una buona soluzione per un uso privato. La cabina di prua e’ un tantino corta e il bagno tra la stessa e la dinette un tantino sacrificato. Scomodo anche il fatto che per andare in bagno tocca “disturbare” chi sta mangiando.

Con due cabine quella di prua si allunga di un buon mezzo metro e si ottiene un bagno piu’ che dignitoso e in posizione piu’ “discreta” a poppa. Volendo ospitare (ma che se ne stessero a casa loro) abbassando il tavolo della dinette si possono ottenere due altre comode cuccette.

Rimar 36Gli interni sono belli alti anche per un marmellotto come me ma nonostante cio’ la barca vista da fuori mantiere una linea bella filante e proporzionata… senza l’effetto roulottona. I passavanti sono sufficientemente larghi e ci si cammina senza essere stritolati dalle sartie. Ci si muove agevolmente su tutta la coperta, il pozzetto e’ decisamente ampio. Un po’ infelice la posizione del quadretto comandi dell’autopilota, se il timoniere si siede sulla panca va a schiacciare i tasti con la schiena.

Nel complesso una gran bella barca, solida senza essere pesante, maneggevole e ben costruita, da scegliere se si e’ tipi che alle barche ci si affeziona e si decide di fare un “investimento” a lungo termine.

Grazie ancora a Layline per l’opportunità e all’amico Jacopo (ospite come me) per la buona compagnia.

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