Per ottenere visibilità bisogna dare qualcosa |

Sono passati due giorni dalla fine del campionato italiano 2.4 e l’unica “cosa” che gira è un comunicato stampa ultra autoreferenziale in cui si comunicano i nomi dei primi tre classificati (uno dei tre in prima battuta era pure sbagliato) e quello di settimo classificato (giusto per rimanere nell’autoreferenzialità).

Nel sito del circolo ospitante ci sono giusto le classifiche del primo giorno di regate poi più niente.
Nel sito della classe manco quello.

Conoscendo molti dei partecipanti mi sarebbe piaciuto dare la visibilità che merita al campionato imbastendo su un articolo da pubblicare magari su blog.yachtansail.it (che può offrire una visibilità ben maggiore che non il VelaBlog) ma con niente in mano mica mi posso inventare di pubblicare aria fritta.

Non chiedo tanto… una classifica completa, qualche dettaglio sulle condizioni meteo delle prove, un paio di foto liberamente pubblicabili.

Per la cronaca ha vinto Fabrizio Olmi, secondo Mario Gambarini, terzo Carlo Annoni, settimo (mica merda) Christian Tarasco velista tesserato per la Alioth (‘sticazzi!).

Di più nin zo’

No Responses to “Per ottenere visibilità bisogna dare qualcosa”

  1. Il decimo fu liquidato, destino simile ebbe il nono, dimenticato.
    Provò l’ottavo a farsi luce, fece rumore, ma fu lo spazio di un mattino, di poche ore.
    Il settimo contava poco, il sesto raccoglieva briciole, seguiva il gioco, ma per trovare chi davvero si è distinto bisogna risalire almeno fino al quinto.
    Il quarto bruciava d’odio, per la vergogna di restare fuori dal podio, il terzo merita rispetto, ed io lo stimo, ma salutatemi il secondo perchè conta solo il primo, conta solo il primo. :-)
    (cit. D.S.)
    BV