Come autocostruirsi una barca in ferrocemento |

barca in ferrocemento

Si inizia comprando una camionata di tondino di ferro della giusta misura, si prosegue chiamando un buon ferraiolo, uno di quelli che fanno le gabbie per le gettate delle fondamenta delle case ed una volta fatta l’armatura si ordina una betoniera di malta e si lavora un paio d’anni di cazzuola e fratazza.Poi si chiama una mega gru per mettere il prodotto finito su un camion e camionare il tutto fino ad un porto attrezzato di altra gru per il varo.

Una volta varata la si utilizza come villetta al mare perchè quella roba a vela mica si muove.

Foto rubata a www.zen27220.zen.co.uk

7 Responses to “Come autocostruirsi una barca in ferrocemento”

  1. La mente umana a volte e’ contorta. :-P

  2. non è del tutto vero……….alla fine peserà solo un po di piu rispetto alla vetroresina e dopo qualche anno un po di meno rispetto al legno……….ma cpn migliori resistenze e possibilità di riparazione in caso di sinistro……….

  3. …la si utilizza come villetta al mare? Ma come si fanno a dire queste cose? Sono tantissime le barche in ferrocemento che navigano in giro per il mondo; la perdita di prestazioni è molto modesta. I veri navigatori, coloro che nella barca vivono tutto l’anno, spesso scelgono il ferrocemento come alternativa economica ad alluminio e acciaio, non certo alla vetroresina. Una barca in ferrocemento di 16mt. costa come un 12mt. in vetroresina e data la sua lunghezza al galleggiamento risulta più veloce nonostante il peso.

  4. suvvia… un po’ di ironia. “Chiamare un ferraiolo… cazzuola e frattazza…” Ti sembra per caso un trattato sulla barca in ferrocemento?

  5. Ciao, non è proprio così, io ho impiegato molto più tempo per fare l’armatura, ho fatto delle “sezioni” in tondino zincato (non quello da armatura per case) poi unito le varie sezioni con altri tondini secondo le zone che dovevano supportare più sforzi, poi rete zincata ad unire il tutto, ma ne ho usata un terzo di quella necessaria perchè ho integrato con rete in fibra, pesa la metà e tiene il triplo. Per il calcestruzzo invece è necessario fare tutto in una volta, quindi dimentica il “paio d’anni” di cazzuola, in 12 ore e 10 amici abbiamo fatto tutto. I cubetti che ho prelevato di cls li ho mandati a provare come se fossero per un edificio, e tenendo conto che ho usato cemento d’altoforno, fluidificanti e additivi contro il ritiro durante la maturazione, con inerti selezionati per granulometria e lavati, ho ottenuto delle prestazioni a compressione micidiali. Poi sei mesi per l’arredo, alberi vele ecc… Per quanto riguarda la navigazione in mediterraneo hai ragione, è più lenta…. Ma quando sono in atlantico, nell’aliseo non c’è assolutamente paragone, la sensazione di sicurezza inoltre (sicurezza che c’è davvero in più) è incredibile e permette di navigare con una risposta del timone anche quando i frangenti coprono la barca. In quel caso con il vetro resina avrei paura… Comunque come dico sempre se non devi fare navigazione oceanica il vetroresina è eccellente…

  6. …quella roba a vela non si muove?
    Mi stupisco sempre dell’ignoranza delle persone e della presunzione di parlare di cose che non si sanno…
    Navigo da anni con soddisfazione con un Falmouth cutter in ferrocemento, certo per i velisti da banchina che quando c’è mare e vento stanno in darsena ben ormeggiati, sono barche lente e pesanti…
    …bah…….

  7. Ciao Emilio, sto valutando l’acquisto di una barca su disegno del falmouth cutter, proprio in ferrocemento. Mi piacerebbe fare quattro chiacchiere sulla tua barca per chiarirmi un po’ le idee! Se ti va mi contatti a natural-mentemare@libero.it?
    Grazie mille!