Evoluzione degli Open 60 IMOCA |

Evoluzione degli Open 60 IMOCA

A sinistra Fondation Océan Vital di Raphaël Dinelli, barca varata nel 1996, progettista Nandor Fa. Lunghezza 18.28m, baglio 5.90m, pesca 4.50m, disloca 11,500 kg, albero 26.50m, Superficie velica bolina 240 mq, sup velica portanti 350 mq. Sicuramente dal suo primo varo avrà subito diverse evoluzioni nelle appendici ma la linea dello scafo mostra tutti i suoi anni.

A destra Safran di Marc Guillemot, barca varata nel 2007 (non una delle più recenti della flotta di questa Vendee Globe 2008-2009) – Designer: VPLP-Verdier, Lunghezza 18.28 m, baglio 5.60 m, pesca 4.50 m, disloca 9000 kg (la prima grande differenza). Sup velica di bolina 300 mq, sup velica portanti 570 m2.

Notevole la differenza delle linee dello scafo (per meglio apprezzare cliccare sulla foto per ingrandire).

Info sulle barche e foto www.vendeeglobe.org

No Responses to “Evoluzione degli Open 60 IMOCA”

  1. beh, Sarfan è una delle più spigolose, la differenza si vede bene, incredibile come siano riusciti a mettere così tanta tela di più!

    però FOV ha la turbina eolica ad asse verticale basculante, “mica fuffa” come dici tu ;)

  2. Quelli più recenti hanno lo scafo…di un motoscafo, e non di una barca a vela! Giustificato per le velocità che fanno con le portanti, ma per il resto? Come lo tengono il mare?

  3. beh, mica devono essere comode, devono “solo” essere veloci; anche dal punto di vista strutturale sia sugli open che i VOR si è capito che ormai sono dei motoscafi a vela e che i carichi di impatto nella zona prodiera (slamming loads per fa un pò i fighi) vanno considerati esattamente come un motoscafo e non come un “normale” veliero.
    E’ carino confrontare le poppe di un open 60 con q

    ciaoooo
    Crispilo

  4. ooooops, è partito un invio…

    ….con quelle di uno skiff con scafo a spigolo