Montaggio di un dissalatore |

Marco ha montato un dissalatore sul suo bel Wauquiez Centurion 45s, barca che siamo andati a provare nel Novembre 2007 (‘nchia come passa il tempo). Mi ha inviato cronaca e foto che sono molto felice di pubblicare.

Tutto il sistema parte dalla presa a mare e dal suo filtro in acciaio (molto simile agli altri presenti a bordo)

montaggio di un dissalatore

In questo caso ho preferito una presa a mare dedicata, ben bassa sotto il galleggiamento, ma ci si può attaccare anche ad una già esistente (basta evitare quella di carico del cesso o molto nelle vicinanze ;-) )

Il passaggio successivo è il gruppo pompe e filtri.

montaggio di un dissalatore

Per riuscire a piazzare il tutto in un unico vano (dietro lo schienale del divano in quadrato) uno dei due gruppi è stato disassemblato.

Il gruppo centrale è la pompa primaria ed il filtro a carboni attivi (che serve a togliere il cloro in fase di lavaggio), a destra la pompa secondaria ed a sinistra il filtro a 5 micron (che serve a rimuovere la maggior parte delle impurità).

Il dissalatore può funzionare in modalità risparmio (con la sola pompa principale) producendo circa 30 litri/ora con un consumo attorno le 10 ampere/ora oppure con entrambe le pompe in funzione raddoppiando (non proprio esattamente) sia la produzione che i consumi.

In ogni modo è più igienico per la salute delle batterie far andare il dissaltore quando il motore è acceso (o quando si ha una fonte energetica alternativa).

La produzione di acqua dolce è influenzata anche dalla temperatura e dalla salinità dell’acqua di mare, fortunatamente più l’acqua è calda (e quindi aumenta il fabbisogno) maggiore è la resa.

A questo punto l’acqua salata viene spinta (passando attraverso un accumulatore) verso la pompa Clark e la membrana ad osmosi inversa.

montaggio di un dissalatore

Questo è il vero cuore del sistema, ed il suo compomente più costoso.

L’acqua salata viene portata ad una pressione attorno alle 60 atmosfere e spinta nella membrana, da qui ne esce una piccola percentuale dolce (che va verso i serbatoi) ed una grossa percentuale salata (che torna in mare attraverso un’altra presa, io ho usato quella della pompa di sentina manuale).

Il posizionamento di questo componente è il più difficoltoso, essendo la membrana lunga circa un metro e dieci.

Avendo una sentina sufficientemente profonda abbiamo optato per questo spazio tra due madieri a centro barca, costruendo una basetta in legno resinata allo scafo (la pompa ha i suoi piedini simil silent block).

Per la distribuzione dell’acqua dolce sono presenti due deviatori a due posizioni sotto il lavello della cucina.

montaggio di un dissalatore

Il primo deviatore (quello più a destra) manda l’acqua dolce verso il rubinetto sul lavello (per lo spurgo iniziale o per spillare direttamente l’acqua) o verso i serbatoi.

Il secondo deviatore indirizza l’acqua verso il serbatoio di prua o quello di poppa (questa opzione non sempre c’è, ma già che ero lì è una flessibilità in più).

A livello operativo è tutto piuttosto semplice (il dissalatore è completamente manuale):

1) si verifica che la presa a mare sia aperta :-)

2) si posiziona il primo deviatore verso il rubinetto del lavello

3) si attivano le due pompe dietro lo schienale del divanetto (sul quadro elettrico c’è un magnetotermico dedicato da 15 ampere) verificando che la leva gialla sia in posizione RUN e quella per il lavaggio in posizione chiusa.

4) si butta un occhio al pannello di controllo per verificare la pressione dell’acqua in entrata e la quantità di acqua dolce prodotta.

montaggio di un dissalatore

5) dopo qualche minuto si verifica la qualità dell’acqua in uscita dal rubinetto e se ok si devia il flusso verso il serbatoio.

Tutto qui :-)

Cosa importante alla fine di ogni uso è effetture il lavaggio delle pompe e filtri, non occorre altro che invertire la posizione delle leva gialla e di quella grigia sulla pompa principale e lasciare andare per qualche minuto (utilizza l’acqua dolce presa dai serbatoi) fintanto che la pressione in entrata scende sotto le due atmosfere.

Alla fine (rimessi i cuscini :-) ) l’unica cosa che rimane visibile è il pannellino di controllo. Il prezzo: l’ambaradan è costato 5.000 Euro + iva + montaggio.

montaggio di un dissalatore

Grazie a Marco per tutto il materiale.

No Responses to “Montaggio di un dissalatore”

  1. Dico la fesseria del secolo. L’acqua e’ potabile?
    Sì, insomma a che livello di purezza esce?

  2. Certo che è potabile, a livello di salinità esci molto vicino a tante acque in bottiglia. Però non lo farei andare vicino agli scarichi di Marghera ;-)
    BV

  3. Articolo molto interessante. E poi la barca è fantastica: uno dei miei sogni!!
    Ho visto che ce ne sono in vendita un paio a prezzi davvero interessanti. Peccato che non ci siano posti barca, eh?