Crisi – Sly Yachts in difficoltà |

logo sly yachtSecondo una (pessima) notizia pubblicata da SoloVela Il cantiere Sly Yachts sente i colpi della crisi e non riesce a far fronte ai propri impegni.

A materializzare lo spettro dell’insolvenza, una lettera inviata dal rappresentate della società ai creditori dove li si pone a conoscenza della situazione, sottolineando come la società non sia in grado di far fronte ai propri impegni.

Nel caso i creditori non dovessero accettare le proposte della società, per Sly Yachts si aprirà un lungo periodo di incertezza. Un’ altra possibilità, al momento al vaglio del management della società, è l’ingresso di un nuovo socio finanziatore che, con l’immissione di capitali freschi, ristabilisca l’equilibrio finanziario della società e gli permetta di ripartire sulla strada del successo che aveva percorso sino a questo momento.

Via www.solovela.net

No Responses to “Crisi – Sly Yachts in difficoltà”

  1. ma come presentano il 60 piedi…..e poi dichiarano stato di crisi!!
    passo più lungo della gamba!! non capisco mai perchè prima non si consolida un’azienda e poi si fanno nuovi prodotti ad alto rischio!!bv

  2. ‘petta che faccio la faccia stupita…
    ohhhhhhhh surprise surprise :-)
    BV

  3. Un altro, grazie, il prossimo…
    E’ na mattanza, altro che fuori dalla crisi, per chi ci lavora dentro, e sente i “rumors” dei colleghi, la nautica è in uno stato più simile ad una decimazione da ultimo stadio della battaglia di Jwo Jima, che ad una uscita dalla crisi.
    E guardate che di molti cantieri “alla canna del gas” non si dice nulla, i commerciali ed i manager fanno la “faccia feroce” ostentando grandi prosepttive, presentano nuovi modelli, nella speranza di dare un colpo di coda alla situazione drammatica, e poi patatrac, le banche e i cresditori bussano alla porta e tu devi andare con i libri in tribunale.

  4. c’era da aspettarselo, costruire una barca in composito è costoso di suo, farlo in Italia lo è ancora di più…se non si inventano qualcosa non rischia grosso solo sly yachts! vorrei far notare poi che gli sly non sono né carne né pesce perché nei campi di regata più competitivi non sono pervenuti mentre per la crociera non offrono grandi vantaggi in più a barche di lusso più tradizionali come gli x o gli swan

  5. penso che in troppi si improvvisano abili manager o imprenditori.

    la storia deve fare il suo corso e il mercato è spietato

  6. ehm ,ehm , scusate, ma qui non atiamo parlando di pisquani che fanno barche da due-tre anni; stiamo parlando,per esempio, di problemi mica da ridere per il gruppo Ferretti , per il gruppo Azimut-Benetti, Per Aicon, per Rodriguez, per Del Pardo, per praticamente il 70% dei cantieri, ridurre il tutto al “vabbeh , vuol dire che non erano bravi” mi sembra un filino riduttivo…
    Meditate gente meditate…