Olbia – Posti barca riservati ai disabili |

Mi fa sempre un certo effetto parlare di riserve protette per le persone disabili ma la notizia c’è e mi sembra giusto segnalarla.

Presidente dell’Autorita’ portuale di Olbia, Paolo Piro, ha emesso un’ordinanza rivolta a tutti i concessionari di porti, approdi turistici e specchi acquei presenti nella circoscrizione territoriale dell’Autorita’ stessa.

Sulla base delle direttive Ministeriali la Port Authority ha introdotto una riserva, non inferiore al 10%, sui posti barca presenti nelle strutture che ricadono nella giurisdizione dell’Ente, compresi quelli che sorgeranno nei prossimi anni con l’adozione del Piano regionale paesaggistico, da destinare alle unita’ da diporto in transito.

Nell’ordinanza, la 4/2010, che si uniforma alle disposizioni del Codice della Nautica da diporto del 2008 sul rilascio delle patenti anche a soggetti affetti da particolari patologie invalidanti, l’introduzione, tra le clausole di rilascio o rinnovo delle concessioni demaniali, di un’ulteriore quota di posti barca per la fruizione dell’attivita’ diportistica da parte di soggetti disabili e appartenenti alle categorie protette.

”I soggetti gestori di porti, approdi turistici e specchi acquei su cui insistono strutture per la nautica da diporto in regime di concessione demaniale marittima – cita l’articolo 3 dell’ordinanza – sono tenuti a riservare un’ulteriore quota di posti barca appositamente attrezzati, pari al 3% di quelli disponibili, a beneficio di soggetti, persone fisiche o giuridiche, disabili e o appartenenti alle categorie cosiddette ”protette” che ne facciano richiesta o siano all’uopo preventivamente autorizzati dall’Autorita’ portuale di Olbia e Golfo Aranci che ne verifichera’ il possesso dei requisiti”.

Scopo ultimo dell’ordinanza, inoltre, sara’ quello di favorire anche l’attivita’ di tutte quelle associazioni sportive che, attraverso la vela e le discipline legate alla nautica da diporto in generale, da anni si impegnano nel sostegno al miglioramento delle qualita’ di vita dei diversamente abili o nel recupero di quelle categorie sociali a rischio (minori in difficolta’, ex detenuti ecc.).

Via | www.libero-news.it

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