Se non consumi non ancori ad Ischia e Procida |

Ischia – Secondo l’ultima ordinanza del consorzio che gestisce l’AMP (area marina protetta) Regno di Nettuno, isole di Ischia e Procida, per salvaguardare la salute del fondale e delle praterie di posidonia che la abitano, l’ancoraggio è stato permesso soltanto a un “numero chiuso” di barche e natanti.

E fin qua va tutto ben…

Possono infatti ottenere la concessione per calare l’ancora (al prezzo di 10 euro per i natanti e 20 euro per le imbarcazioni) soltanto gli armatori che hanno pernottato a terra, con l’imbarcazione quindi ormeggiata in porto, o abbiano consumato in uno dei ristoranti presenti sulle isole, presentando la ricevuta al momento del controllo. Le multe possono toccare quota mille euro.

Ecco, i pezzenti che non consumano non li vogliamo, sapevatelo…

Il risultato sembra essere che alcuni ormeggiatori o commercianti hanno riscontrato per le proprie attività perdite di circa il 40 per cento, Lino Ferrara, presidente dell’Unione nazionale armatori da diporto, non ha esitato a definire incostituzionale questa ordinanza. “E’ un regolamento incomprensibile – ha dichiarato al Corriere del Mezzogiorno – e vorrei capire cosa sta facendo il consorzio per tutelare l’isola. Le zone sono suddivise senza che nessuno ne sappia nulla. E se il principio del parco marino è corretto, il Regno di Nettuno è un’aberrazione che sta facendo fuggire i turisti dall’isola”.

Via | www.solovela.net

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