Invernale di Caorle 2006 |

Ieri strordinaria di sole e bora abbastanza pesante, non tantissimissimo vento ma tanto tanto mare.

Mi dico tanto va giu’, con un così bel sole non puo’ non andare giu’, quanto bassa vuoi che sia la bassa sulla Sicilia, non puo’ essere tanto bassa, al massimo a mezzogiorno va giu’, gira e spiana tutto. E’ andata giu’ alle quattro del pomeriggio.

Barca Dufour 34, gran bella barca, Ottimamente organizzata per una conduzione crocieristica in solitario, un disastro per la regata in equipaggio. Mare come non mi era mai capitato di frequentare in vita mia, la barca tiene abbastanza bene, molto asciutta nonostante l’onda (che non saprei quantificare ma era alta, molto alta…e corta). La randa e’ abbastanza importante, bisogna lavorarla parecchio altrimenti la barca scappa all’orza ma quando lo fa e’ sempre in modo molto docile e “controllabile”. Secondo me andrebbe prevista una ridotta alla scotta.

Prima prova con un vento sui 20 nodi, al largo qualcosa di piu’, onde alte e frangenti, optiamo per l’olimpico (avvolgibile) e una mano alla randa, boa di bolina per 60, linea di partenza ben posizionata. Ci siamo un po’ persi nella scelta della velatura e siamo partiti con almeno una 90ina di secondi ritardo. A onor del vero c’e’ da dire che con quelle condizioni di vento e mare io non posso aiutare, anzi, sono proprio d’impiccio, se me ne sto fuori dai maroni e’ meglio. Le ridotte dimensioni del pozzetto non aiutano. A lavorare quindi erano solo in due.

Nonostante la partenza ce la giochiamo molto bene sulla tattica e la barca e’ molto veloce, facciamo un buon risultato, oltre le aspettative… per l’equipaggio non per la barca. Poppa a vele bianche.

Seconda prova, il vento e’ calato un pochino (ma non il mare), genoa a 140% (avvolgibile in carbonio anche questo) e randa piena. Non si capisce bene perche’ il comitato decide di posizionare la boa per 90 ma senza che il vento fosse ruotato, e’ quasi un bordo unico. In compenso non spostano la linea di partenza che da buono di “solo” 30 gradi in giuria. Lascio immaginare il traffico da quelle parti. Durante la bolina un J80 che arrivava mure a sx ci vira sul muso, ci mette nei suoi scarichi e ci costringe ad un bordo a perdere, col 140 siamo molto piu’ lenti nelle virate e perdiamo tanto. Non so se per uno scarso o che cazziamo anche la layline, anche lì tempo perso per niente. In poppa bordo unico col
gennaker. Piu’ o meno facciamo lo stesso risultato della prima regata ma secondo me, partenza a parte, nella prima avevamo regatato molto meglio.

Nel complesso son contento, sono stato bene perche’ in compagnia di belle persone, sono salito su una barca che mi incuriosiva tanto provare, ho regatato e ho affrontato mare che non avevo mai affrontato. Una gran giornata di vela.

Nota di colore: A Caorle soliti casini col vhf per regate di circoli diversi che si accavallano, ad un certo punto non capivamo piu’ se eravamo alla regata del pinguino di Lignano o all’invernale di Caorle.

Per la cronaca… alla regata del pinguino la barca giuria si ritira “per motivi di salute”.

Nonostante le condizioni meteo marine sono sempre stato sereno e senza timore alcuno perche’ sapevo che al timone c’era un grande marinaio/velista.

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