Regolamento attuativo del nuovo codice per la nautica da diporto |

Del regolamento attuativo del nuovo codice per la nautica da diporto e delle sue incongruenze rispetto alla patente nautica per le persone disabili ne avevo già parlato. Ora ci torno per segnalare un’altra cosa che, a mio avviso, limita la libertà di movimento e di scelta degli individui.

Secondo l’Art.47 dell’allegato II il candidato al conseguimento della patente nautica può fare richiesta solo agli uffici competetenti della stassa provincia del candidato medesimo.

Ma… mettiamo che uno abiti ai margini di una provincia, fisicamente residente in una ma geograficamente più vicino ad un’altra e volesse fare la patente in quella geograficamente più vicina

Mettiamo che uno abbia una casa al mare, viva lì i mesi estivi e voglia approfittare per fare lì la patente nautica

Mettiamo che uno voglia approfittare di un corso di quelli Full immersion imbarco compreso ed alla fine della crociera voglia fare l’esame

Mettiamo che uno sia disabile e sappia di una scuola, fuori dalla sua “giurisdizione”, meglio attrezzata e più preparata per le sue esigenze

Mettiamo che nella provincia di questa persona disabile le scuole nautiche siano tutte al secondo piano e senza ascensore

Mettiamo che uno voglia semplicemente farsi la patente in una provincia diversa perchè a lui gli tira così e basta…

Perchè lo stato ha deciso di limitare le libertà di scelta e di movimento dell’individuo?

No Responses to “Regolamento attuativo del nuovo codice per la nautica da diporto”

  1. Ormai non mi stupisco più di niente… purtroppo…

  2. Perchè se fai la patente poi magari pretendi anche di andarci in barca, invece devi stare a casa a guardare “uomini e donne” e non rompere con ste cose da salutista!

    :)

  3. Perchè un sacco di furbetti vanno a prenderla in province dove viene regalata*.
    Così però si crea una certa disparità di diritti, poichè tutti senza distinzione alcuna dovrebbero essere nella condizione di poter corrompere un funzionario. ;)
    insomma invece di combattere l’illegalità…

    *leggasi ACQUISTATA

  4. E’ anche il mio sospetto, Brizio, che quella sia la motivazione. In questo modo pero’ lo stato abdica… siccome non è capace di evitare cerca di “limitare”.

  5. Credo ci si possa fare un ber ricorso al TAR (sempre che sia competente in materia). Esattamente come per la sanità, non si puo’ limitare la scelta della struttura a cui rivolgersi.

  6. provo ad azzardare che le questioni di competenza territoriale abbiano a che fare con l’ordine pubblico, e infatti lo stato ci piazza i prefetti un pò dappertutto (istituzione ormai obsoleta, ma tant’è – non è qui il posto in cui discuterne).

    in realtà non ho capito bene una cosa: la provincia de che ? nascita? residenza? domicilio? bisognerebbe informarsi, per dare un senso…

    ad ogni modo, da quanto ho capito un conto è l’ufficio dove portare la domanda, altro è dove si fa l’esame.
    io per esempio sono di milano. ai tempi gloriosi della patente la domanda l’avevo fatta presso l’agenzia, poi ci hanno pensato loro; non saprei dirvi dove l’hanno presentata: a milano o dove ho tenuto l’esame?
    se è solo per la domanda, si può capire in quanto certe burocrazie ce le si smazza tutto in uffici vicini (anagrafe, casellario etc).
    e poi è così anche per la patente auto, no?

    ma la lex prima cosa diceva a riguardo?

    ….oggi come oggi andrei a farla in croazia….