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Si è perso il contatto con la sedicenne Abby Sunderland. La ragazza presa da una tempesta nel bel mezzo del sud dell’Oceano Indiano.

Stava parlando al satellitare con il padre Lawrence, che era riuscito a convincerla a rifugiarsi appena possibile in un porto, quando la comunicazione è saltata. Uno dei porti più vicini è quello dell’isola della Reunion, ad est del Madagascar.

Un’ora dopo, la Guardia Costiera Usa, che aveva ricevuto un paio di messaggi dal Wild Eyes, la barca della ragazza, si è presentata a casa dei familiari. “Tutto sembrava sotto controllo – ha raccontato Lawrence Sunderland – ma é caduta la comunicazione ed un’ora dopo la Guardia Costiera ci ha chiamato”.

Secondo il fratello della ragazza, Zac due imbarcazioni si stanno recando sul posto, ma tempo permettendo ci vorranno quasi due giorni di navigazione. Alla Abc Zac ha riconosciuto che la sorella si trova verosimilmente in grosse difficoltà, aggiungendo però di nutrire speranza visto che non ha azionato l’allarme che segnala se la barca sta affondando.

Secondo la madre sarebbe stata la stessa Abby ad accendere manualmente gli altri due sistemi di allarme, intorno alle sei del mattino di Los Angeles, le 15:00 italiane.

La Sunderland, partita da Los Angeles a gennaio, puntava a diventare la più giovane navigatrice a fare il giro del mondo senza fermarsi, ma aveva dovuto rinunciarci dopo una tappa obbligata a Città del Capo, in Sudafrica, per effettuare una serie di riparazioni. La sua impresa aveva suscitato un mare di polemiche, sia per la sua giovane età sia per la stagione scelta (l’inverno sia al momento della partenza, sia adesso nell’emisfero sud), con il rischio di condizioni meteo particolarmente dure.

www.abbysunderland.com