Qualche dettaglio sull’affondamento di Marinariello |

Ieri era arrivata la notizia dell’affondamento di Marinariello, oggi qualche dettaglio in più…

Ieri sera sono arrivati alla sede dello Yacht Club Adriaco tutti i membri dell’equipaggio di Marinariello, il Cookson 40 di Carlo De Bona con Berti Bruss al timone.

Ieri mattina Marinariello si trovava nelle posizioni di testa della regata e poco dopo aver doppiato Punta Salvore ha perso la chiglia, rovesciandosi a circa un miglio al largo tra Salvore e Pirano, al confine tra le acque territoriali slovene e croate.

«Abbiamo affrontato un treno di onde alte e ripide, abbiamo sentito un tonfo e nel giro di pochi secondi la barca si è capovolta a 180°» ha spiegato Berti Bruss «Fortunatamente nessuno in quel momento si trovava sottocoperta e abbiamo potuto arrampicarci non senza difficoltà sull’opera morta della barca». Neanche 35 minuti dopo un peschereccio si trovava già in zona per trarre in salvo i regatanti. Prima di pensare al recupero di Marinariello lo skipper triestino, protagonista di tante regate in equipaggio e x2, desidera ora ringraziare chi è stato veramente d’aiuto in questa terribile esperienza. «In questi frangenti non ci si scambia certo i biglietti da visita, ma io e il mio equipaggio non potremo mai dimenticare gli uomini della Capitaneria e della Polizia di Umago, il Sindaco del Comune di Umago, il Viceconsole italiano a Buje Giuseppina Rajko, il Signor Danilo, capo dei pescatori di Salvore, che ha abbandonato la festa in corso di svolgimento in paese per correre ad aiutarci e rifocillarci a casa sua una volta toccata terra».

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