Charente – Maritime/Bahia Transat 6.50 2011 |

E per la serie Gente coi Maroni in carbonio ad alto modulo… Parte domenica 25 settembre al largo di Fort Boyard, sulla costa occidentale della Francia, la Charente – Maritime/Bahia Transat 6.50 (ex Minitransat), regata transatlantica in solitario e senza assistenza biennale lunga 4.200 miglia che dalla Francia porta fino a Salvador de Bahia con tappa a Funchal (Madeira). Vietata qualsiasi tipo di comunicazione con la terra.

Sono 83 i Mini che regateranno suddivisi in prototipi e serie. Di questi gli italiani sono 8, Andrea Caracci e Maurizio Gallo nei prototipi, mentre Andrea Pendibene, Simone Gesi, Sergio Frattarulo, Susanna Bayer, Tiziano Rossetti e Giacomo Sabbatini nei serie.

La linea di partenza sarà posta al largo di Fort Boyard, un forte collocato tra l’Ile-d’Aix e l’Ile d’Orleon nello stretto del Pertuis d’Antioche. Nel vicino porto di La Rochelle verrà invece allestito il Villaggio Regate, che aprirà al pubblico dal 21 al 25 settembre.

Prima tappa, 1.100 miglia: Dopo aver lasciato lo stretto di Pertuis d’Antioche, nel Dipartimento francese di Charente-Maritime, la flotta naviga le prime 400 miglia attraverso il Golfo di Guascogna anche conosciuto come Golfo di Biscaglia. Sebbene i venti forti che caratterizzano queste acque, siano più frequenti nel periodo invernale, non si può escludere che condizioni proibitive si presentino anche a fine settembre. In genere questa parte di percorso è quella che rivela le maggiori sorprese e i distacchi, spesso definitivi, tra la flotta. Senza dubbio, Capo Finisterre (il punto più a Ovest della Spagna) rappresenta un passaggio critico, sia per le condizioni meteo marine, sia per il traffico delle navi.

Superato capo Finisterre, inizia la discesa verso Sud lungo le coste portoghesi. Su questo tratto del percorso, le andature sono prevalentemente portanti e si sfrutta l’Aliseo portoghese. Spesso tuttavia questo flusso di venti da Nord viene disturbato da perturbazioni temporalesche molto frequenti a partire della latitudine di Lisbona fino all’Arcipelago di Madeira.

La seconda tappa, 3100 miglia, prende il via in un periodo in cui teoricamente gli Alisei sono già stabili sull’Atlantico. La prima parte del percorso è, in genere, un bordeggio al lasco fino all’Arcipelago di Capo Verde, dove viene posizionata l’unica boa di disimpegno della seconda tappa.

La rotta diretta tra Madeira e Capo Verde passa attraverso le Canarie dove, le alte montagne vulcaniche, provocano grandi coni di ombra, cioè zone di bonaccia. Dopo Capo Verde, proseguendo verso Sud, la flotta è costretta ad attraversare la Zona di Convergenza Inter Tropicale (ZCIT). Questa zona, chiamata anche Pot au Noir in francese o Horse Latitudes in inglese, corrisponde all’Equatore meteorologico dove si incontrano gli Alisei da Nord-Est dell’emisfero settentrionale e quelli da Sud-Est dell’emisfero meridionale. La posizione e l’ampiezza dello ZCIT possono variare notevolmente, in genere si localizza tra 7° e 3° di latitudine Nord ed è una zona caratterizzata da calme persistenti e bruschi temporali. Una volta superata la ZCIT, la flotta incontra di nuovo gli Alisei da Sud -Est.

Il lungo bordo di avvicinamento al Brasile è mure a sinistra con una rotta più o meno poggiata secondo la direzione degli Alisei e alla longitudine in cui ci si trova all’uscita della ZCIT. Avvicinandosi alle coste del Brasile e fino all’arrivo a Salvador, possono subentrare perturbazioni con cattivo tempo.

Info su www.charentemaritime-bahia.transat650.net

2 Responses to “Charente – Maritime/Bahia Transat 6.50 2011”

  1. Ma le “horse latitudes” non erano le zone fra le fasce degli alisei e le fasce dei venti da ovest?

  2. Infatti in inglese sono le doldrums.

    BV