Video – Oracle AC72 Test
Per andare forte va forte, anzi fortissimo… però la sensazione è che, almeno in questa fase di test, vada un po’ dove gli pare a lui.
Via | snipeout.blogspot.com
Per andare forte va forte, anzi fortissimo… però la sensazione è che, almeno in questa fase di test, vada un po’ dove gli pare a lui.
Via | snipeout.blogspot.com
Se Marco sulle qualità marinare del padrone del vapore di BretagnaVela ci mette la mano sul fuoco allora anche io.
Copio incollo dal sito:
BretagnaVela propone servizi legati agli aspetti tecnici della navigazione a vela.
Siamo basati a Lorient in Bretagna sud, nel cuore della cosiddetta Sailing Valley, la zona da Brest a Vannes centro di riferimento mondiale della vela oceanica.
Il responsabile Roberto Ritossa naviga da venti anni in Bretagna, Normandia e resto dell’Atlantico, dopo averne passati altrettanti in Mediterraneo.
Siamo una piccola struttura con elevate competenze in vari campi tecnici della vela (navigazione, comunicazioni di bordo, architettura navale, meteorologia, eccetera), questi i servizi proposti al momento attuale:
Crociere “tecniche”: crociere in barca a vela per l’apprendimento di tecniche avanzate di navigazione a vela, con contenuti personalizzati e equipaggi formati da un numero ridotto di partecipanti.
Routing e consulenza meteo per la navigazione in Atlantico
Aiuto-skipperaggio e trasferimenti di barche a vela in Atlantico
Info su www.bretagnavela.com
Distribuito in italia da F&B Yachting, Sailfuse è un “fusibile sacrificale meccanico” montato all’interno di un ammortizzatore in gomma.
La sua funzione è rompersi al posto dell’attrezzatura di coperta quando il carico arriva al 75-80% della massima tolleranza.
E’ costituito da un ammortizzatore in gomma e uno stroppo di ritenuta, il primo ammortizza e rende meno traumatico il “colpo” mentre il secondo mantiene l’attrezzatura efficiente e/o utilizzabile anche dopo il “sacrificio” del fusibile.
L’esempio più immediato che viene in mente è una strambata con vang troppo cazzato che a causa della forte trazione ricevuta si porta via un pezzo di coperta. Ecco, Sailfuse si sacrifica per salvare la coperta.
Per tutti i potenziali utilizzi e tabelle vedi www.fbyachting.it
Gira un meme in questo periodo, basato su una canzone urenda che si intitola appunto Harlem Shake. Un po’ la stessa cosa che è successa qualche mese fa col Gangnam style.
Il meme in sostanza è come un virus che si diffonde, qualcuno decide di mettere su youtube il video di un certo ballo e il resto del mondo gli va dietro facendo uguale.
Questi lo hanno fatto sopra un Laser… sono dei deficienti ma fanno anche ridere dai…
[Ricevo e pubblico] Con la presente siamo a informarVi che Blue Freedom è il nuovo distributore SILENTWIND per tutto il territorio nazionale.
Il generatore eolico di ultima generazione SILENTWIND è disponibile in due versioni: SILENTWIND 24V a 450W o il SILENTWIND a 12V a 420W.
Questi generatori di ultima generazione, sono quanto di meglio si possa trovare sul mercato. I SILENTWIND possono anche essere utilizzati in combinato con i pannelli fotovoltaici (massimo Wattaggio di 180 – 2x90W) sempre forniti da SILENTWIND.
Sul sito internet www.silentwinditalia.it potete vedere tutti i prodotti SILENTWIND.
Secondo i dati del IV Rapporto sul Turismo Nautico – diffusi nei giorni scorsi (21 febbraio 2013) – nel 2012 la spesa complessiva dei diportisti stanziali è scesa del 56% rispetto al 2009, passando da circa 1,1 miliardi di euro a poco più di 484 milioni di euro. Crollati anche i contratti di ormeggio annuali (-26%), gli ormeggi in transito (-34%), i ricavi di ormeggi a gestione pubblica (-39%) e il fatturato del settore charter (-21%).
Fra il 2007 e il 2011 le immatricolazioni annuali sono calate del 60%, da 4.400 a 1.700. Il fatturato produttivo: da 3,8 miliardi del 2007 a circa 2 miliardi nel 2011.
Tutto questo si traduce non solo in un “era ora brutti ricchi grassi e stronzi morite male” ma nella tragedia vera di oltre 10mila posti di lavoro persi tra addetti diretti e indotto nei porti. Spesso artigiani specializzati e ancora più spesso lasciati a casa senza nessun paracadute sociale come cassa integrazione, prepensionamenti o affini.
Pare che la recrudescenza fiscale (secondo me non tanto nella quantità o qualità ma nel metodo) abbia prodotto il paradossale effetto di dimezzare le entrate per l’Erario: passante da circa 970 milioni a circa 462, praticamente dimezzate. Curva di Laffer http://it.wikipedia.org/wiki/Curva_di_Laffer portami via…
La notizia completa su wwww.ansa.it
Vela&Vela Sailing Festival, salone nautico riservato esclusivamente alla Vela che per il 2013 si terrà dal 19 al 21 aprile prossimi, è arrivata alla sua quinta edizione e con l’occasione cambia sede, si sposta da Porto San Rocco di Muggia al Marina di San Giusto a Trieste, nella parte centrale del capoluogo giuliano.
Spiegano gli organizzatori: “Oggi la vela, come tutta la nautica del resto sta vivendo un momento complesso, ma la passione e l’amore che contraddistinguono questo settore rappresentano ogni giorno uno sprone per offrire servizi sempre migliori e all’avanguardia”. Ed è questo il vero obiettivo del Vela e Vela Sailing Festival: aprire nuovi orizzonti e stimoli ponendo al centro di tutto Trieste, una delle capitali della vela in Europa, anche per le prospettive che si potranno aprire in futuro.
L’evento è inserito in un fitto programma di expo dedicati al settore che si offrono come vetrina per scoprire le eccellenze del mercato a un pubblico sempre più vasto, proveniente da tutta Italia e dall’estero. Il Vela&Vela Trieste Sailing Festival e gli altri appuntamenti in calendario, organizzati dall’Associazione Vela&Vela si pongono inoltre come un “approdo” per fronteggiare la crisi, favorendo momenti espositivi a basso costo per le Aziende e di accesso gratuito al pubblico, attraverso un’offerta completa del mondo della vela, dalle barche agli accessori, dalle società alle scuole. L’obiettivo è chiaro: “Ridisegnare nuove rotte per un settore che rimane strategico in Regione e in tutta Italia”.
Programma Eventi In Adriatico
19-21 Aprile
Appuntamento a Trieste al Marina San Giusto per il 5° Vela&Vela Sailing Festival
3-5 Maggio
Appuntamento a Rimini al Marina di Rimini con Vela&Vela Sailing Festival
Eventi Patrocinati
31 Maggio-2 Giugno
Appuntamento al Salone di Brindisi sul molo lungomare Regina Margherita
(La foto è di repertorio)
Chi mi segue da più tempo ricorderà di quando provai – non senza esserne piacevolmente colpito – il Petrel 28 (prova e galleria di foto) , barca da crociera da costruire con il sistema radius chine in compensato marino specificatamente pensata per gli autocostruttori e i piccoli cantieri disegnata da Cristian Pilo.
Nel complesso di una prova molto soddisfacente l’unica critica che potei muovere allora era sulla tuga, pesante, profondamente invadente dal punto di vista estetico.
Ora l’amico Cristian, che ricordo a chi scegliesse di autocostruirsi una sua barca è sempre molto gentile e disponibile, ha deciso di aggiornare la tuga per renderla un pò meno esteticamente invasiva rispetto alla prima versione ma senza sacrificare l’altezza interna, che rimane uguale a parte un paio di cm all’altezza dell’albero.
Ora l’aspetto del Petrel è più slanciato e appare meno “cassonesco”.
Rimangono inalterate le caratteristiche della barca che io ho apprezzato, carena, struttura, piano velico, sistema costruttivo e interni. Il restyling è solo estetico. Per i costruttori “old fashioned” rimarrà disponibile anche la versione 2006, da richiedere all’atto dell’acquisto, che altrimenti partirà di default con la versione aggiornata.
Info su www.nautikit.com
Aurelio mi segnala questa Inseparable 398, sorella minore dell’aviateur 570 sempre di Henseval Yacht design, che costruirà presso il cantiere Riva di Maslianico (quello dei dinghy classici e barche legno custom (www.barcheriva.it).
Lo scafo è in compensato marino e resina epossidica, le appendici timone e deriva a baionetta in Bretagna (cantiere locale tramite arch. Henseval), albero e boma in carbonio da C-Tech Composites di Auckland, vele in Italia di Ducksail Monza, l’albero insartiato è pivottante in coperta per armarlo anche da soli, altezza in cabina 107 cm, piccola cucina e spazio per stivaggio omologata categoria C e D, inaffondabile con riserve di schiuma sotto le cuccette e paglioli.
La barca è pensata per essere facile da trainare e ricoverare in garage per l’inverno, deriva a baionetta (idem timone) 2 cuccette e micro cabina per veleggiate al lago e in laguna (velaraid e velalonga) pescaggio minimo 20 cm massimo 100 cm peso a vuoto 380 kg ( 110 di deriva) randa 14,5 mq e code “0″ 7 mq ( o eventuale gennaker) su bompresso lunghezza 398 cm larghezza 200 cm.